“Se fossi un mafioso oggi sarei felice”: inizia così la lettera aperta che il presidente di Ambulatorio Antiusura ONLUS, l’avvocato Luigi Ciatti, ha inteso scrivere indirizzandola alle vittime dei fenomeni di racket, usura e sovrindebitamento. Da giorni le realtà e le associazioni della galassia antiracket si stanno mobilitando in sostegno della Federazione Antiracket Italiana fondata da Tano Grasso dopo l’articolo apparso sul quotidiano “la Repubblica” e intitolato “La battaglia antipizzo dei coraggiosi e quella che lucra sui fondi pubblici”.
“Se fossi un mafioso oggi sarei felice perché gettare fango addosso a chi ha preso la sua vita e l’ha messa accanto a quella delle vittime, dedicando ogni pensiero alla lotta alla criminalità organizzata, significa di fatto delegittimare decenni di battaglie per la legalità, migliaia di storie e di persone per bene, centinaia di atti di coraggio e di scelte civiche mosse esclusivamente dall’amore per la giustizia”, scrive Ciatti nella lettera aperta.
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Lettera aperta: alle vittime del racket che ancora non hanno trovato la forza di denunciare